lunedì 30 giugno 2014

Nutria: comunicato stampa

Comunicato 28 giugno 2014

In riferimento alla notizia apparsa oggi sulla stampa locale di Modena (in relazione all'alluvione e agli argini) e precedentemente di Cesena, riguardante la posizione del WWF sul controllo della Nutria, il WWF regionale interviene per chiarire la posizione dell'Associazione.

Marco Galaverni, presidente del WWF Emilia-Romagna. "Non possiamo ignorare che la nutria possa costituire un problema per la conservazione della biodiversità locale, che pertanto va affrontato con tutta la cautela e lungimiranza possibile".

La nutria è una specie alloctona invasiva, cioè estranea agli ambienti e alla fauna europei. Secondo l'IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) l'impatto delle specie invasive sulla biodiversità è "immenso, insidioso e spesso irreversibile". Le specie alloctone  hanno causato centinaia di estinzioni, con un costo ecologico che equivale alla perdita delle specie e degli ecosistemi locali.

La Nutria è considerata tra le cento specie alloctone più pericolose per la biodiversità. Secondo la Commissione Europea, questa specie ha un impatto diretto sugli ambienti acquatici ed in particolare sulle piante di cui si nutre in abbondanza, come cannuccia, nannufero, ninfea, miriofillo, castagna d'acqua e altre piante a rischio di estinzione locale. C'è un impatto anche sulla fauna, in quanto la Nutria distrugge i nidi e preda le uova di molti uccelli acquatici, alcuni dei quali già minacciati per la riduzione degli habitat.

"La riduzione degli esemplari e, dove possibile, la scomparsa della specie, sono quindi obiettivi desiderabili per la conservazione della natura in Italia. Questo non significa però che qualsiasi mezzo di contenimento sia lecito e condivisibile.

Semmai, vanno attuate quelle politiche di prevenzione che possono evitare interventi cruenti, in primo luogo evitando di foraggiare gli animali, come invece è avvenuto nel Cesenate. In secondo luogo, difendendo le colture o gli ambienti più vulnerabili con recinzioni, dotando i canali di reti anti-nutria e risezionandoli in modo da eliminare le scarpate verticali. Poi si può intervenire con metodi non cruenti. Senza entrare nel dettaglio di una materia che trova le risposte tecniche negli studi di vari enti e nell'attività dell'ISPRA, si tratta di operazioni da condurre comunque nel rispetto degli animali e dell'ambiente, evitando qualsiasi inutile sofferenza: solo personale qualificato o volontari adeguatamente formati e controllati possono svolgere tale compito. La nostra non è certo una apertura alla caccia, e il controllo mediante armi da fuoco è comunque da considerare marginale, anche in considerazione della sua scarsa efficacia. "

Non si tratta quindi di schierarsi a favore o contro il rispetto degli animali, che resta per il WWF un valore irrinunciabile. Si tratta di recuperare l'equilibrio ecologico in situazioni in cui esso è venuto meno a causa di una gestione irresponsabile delle specie animali e vegetali da parte dell'uomo stesso, per garantire la sopravvivenza a tutte le specie tipiche degli ecosistemi locali.

Il WWF auspica quindi che tutte le azioni necessarie possano essere sempre condotte con la collaborazione delle associazioni animaliste, con le quali condivide tante battaglie e il rispetto per la natura nella sua complessità.

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