mercoledì 20 luglio 2011

Linee guida per il completamento del Parco Ferrari a Modena


Istruttoria Pubblica sul Progetto Direttore
del Parco Ferrari
Linee guida per il completamento del
Parco Ferrari a Modena
 Queste che seguono sono solo alcune indicazioni che il WWF di Modena intende sottoporre all’attenzione dei cittadini e del consiglio comunale in vista di un percorso partecipativo utile alla predisposizione di linee guida per la progettazione, esecuzione e completamento del Parco Ferrari.
Anche le mappe, i disegni, le foto e gli schemi fanno parte integrante di queste note.



Due sono i  principali criteri che il WWF di Modena intende proporre alla cittadinanza:
UNO
Biodiversità
·        che il completamento e l’attuazione del “ Nuovo Parco Ferrari” avvenga in armonia con i criteri del piano di azione della UE per la  biodiversità del 2006 ovvero che il Parco che verrà,   venga progettato  come un ecosistema complesso e dinamico di piante, animali, microorganismi dell’ambiente naturale fra cui anche l’uomo;
·        che sin dalla progettazione passando per la realizzazione ed infine gestione sia finalmente adottato il metodo della partecipazione.
A  un parco in tutte le latitudini si chiede soprattutto  che sia verde, che ci sia spazio, colori durante tutte le stagioni, emozioni visive, varietà arborea appunto  e  diversità biologica, sorpresa e meraviglia.
E poi ancora sicurezza, orizzonti, ombre e silenzio, cinguettii e fruscii, vitalità e resilienza.
DUE
 Mobilitazione e Partecipazione
Non è una questione di solo risparmio, ma vorremmo  che il Nuovo Parco Ferrari fosse costruito anche fisicamente e per buona parte dal volontariato.

Riteniamo infatti che oltre al criterio della biodiversità  si usi il principio di proprietà sociale ottenuto attraverso l’alleanza dei portatori di interesse in tutta la fase di costruzione ed anche di gestione.
Ulteriori elementi che il WWF Modena ha preso in considerazione sono:

1.     No alla piscina nel Parco Ferrari
 Riteniamo che non sia questo il luogo e lo spazio adatto per ospitare un complesso natatorio con tutte le attrezzature che sarebbero  necessarie e dovute per una sua completa fruizione e sostenibilità anche economica.

2.     Non giochiamoci la fortuna
Riteniamo infatti che  la città Modena sia stata oltremodo fortunata ( anche per merito dell’allora amministrazione) ad avere un area di così vaste dimensioni a poche centinaia di metri dalla città e da zone residenziali fortemente  compatte ed abitate.