Istruttoria
Pubblica sul Progetto Direttore
del Parco Ferrari
Linee guida per il
completamento del
Parco Ferrari a
Modena
Queste che
seguono sono solo alcune indicazioni che il WWF di Modena intende sottoporre
all’attenzione dei cittadini e del
consiglio comunale in vista di un percorso partecipativo utile alla
predisposizione di linee guida per la progettazione, esecuzione e completamento
del Parco Ferrari.
Anche le mappe,
i disegni, le foto e gli schemi fanno parte integrante di queste note.
Due sono i principali criteri che il WWF di Modena
intende proporre alla cittadinanza:
UNO
Biodiversità
·
che il completamento e l’attuazione del “ Nuovo Parco Ferrari” avvenga in
armonia con i criteri del piano di azione della UE per la biodiversità del 2006 ovvero che il
Parco che verrà, venga progettato come un ecosistema complesso e dinamico di
piante, animali, microorganismi dell’ambiente naturale fra cui anche l’uomo;
·
che sin dalla progettazione passando per la realizzazione ed infine
gestione sia finalmente adottato il metodo della partecipazione.
A un parco in tutte le latitudini si chiede
soprattutto che sia verde, che ci sia
spazio, colori durante tutte le stagioni, emozioni visive, varietà arborea
appunto e diversità biologica, sorpresa e meraviglia.
E poi
ancora sicurezza, orizzonti, ombre e silenzio, cinguettii e fruscii, vitalità e
resilienza.
DUE
Mobilitazione e Partecipazione
Non è una
questione di solo risparmio, ma vorremmo
che il Nuovo Parco Ferrari fosse costruito anche fisicamente e per buona
parte dal volontariato.
Riteniamo
infatti che oltre al criterio della biodiversità si usi il principio di proprietà sociale
ottenuto attraverso l’alleanza dei portatori di interesse in tutta la fase di
costruzione ed anche di gestione.
Ulteriori
elementi che il WWF Modena ha preso in considerazione sono:
1.
No alla piscina nel Parco Ferrari
Riteniamo che
non sia questo il luogo e lo spazio adatto per ospitare un complesso natatorio con tutte le attrezzature che sarebbero necessarie e dovute per una sua completa
fruizione e sostenibilità anche economica.
2.
Non giochiamoci la fortuna
Riteniamo
infatti che la città Modena sia stata oltremodo
fortunata ( anche per merito dell’allora amministrazione) ad avere un area di
così vaste dimensioni a poche centinaia di metri dalla città e da zone
residenziali fortemente compatte ed
abitate.